“Nella sua arte, fantastica e metamorfica, lo spazio rappresentato è una soglia. Un passaggio che allude alla realtà per eccederla. Geometrie asimmetriche e forme modulari fluide compongono un immaginario di luoghi onirici, illusori e possibili dove l’occhio dell’osservatore si perde, incantato, nei meandri dell’immaginazione”.

Fabiola Di Maggio

Curatrice d’arte